PSORIASI
Malattia che si caratterizza per la comparsa di chiazze di pelle ispessita, arrossata e infiammata, spesso coperte da scagliette argentee. Di solito la psoriasi non caua prurito; ma la zona colpita può essere tanto estesa da caussare al malato un grave disagio fisico e imbarazzo nei rapporti con gli altri.
Chiazze di pelle ispessita, arrossata e infiammata, spesso coperte da scalgie argentee.
Basta un'analisi della zona in cui lo sfogo cutaneo si è manifestato da parte di uno specialista.
Trattamento con farmaci Nel meccanismo provocato dalla psoriasi le cellule epiteliali muoiono rapidamente senza subire i normali processi di maturazione. Questi, che di solito avvengono in quattordici giorni, nella psoriasi avvengono in quarantott'ore. I trattamenti, perciò, sono mirati soprattutto a bloccare questo processo che spinge in modo prematuro la cellula sullo strato superficiale dell'epidermide perché venga espulsa. I trattamenti sono di due tipi: locali e per via generale, questi ultimi riservati alle forme più gravi. Trattamenti locali Le pomate cheratolitiche: Acido salicilico e Urea Sono le molecole più usate per l'eliminazione delle squame provocate dalla malattia, ma ai bambini devono essere date in concentrazione blanda poiché potrebbero accumularsi e diventare tossiche. Sono tra le preparazioni farmacologiche più specificatamente mirate a bloccare il processo di maturazione cellulare (attività antimitotica) Tazarotene Il preparato più recente ed efficace tra quelli che mirano a rallentare l'attività cellulare è il tazarotene, un farmaco con attività antinfiammatoria. Si tratta comunque, nell'uso di questo farmaco, di selezionare bene i pazienti poiché non è ben tollerato da tutti i bambini. Vitamina D3 E' possibile curare la psoriasi infantile con la vitamina D in modo efficace e con meno controindicazioni rispetto agli altri farmaci anche nei bambini grazie a uno studio dell'Istituto di Dermatologia dell'Università Cattolica di Roma pubblicato nel Journal of Dermatology treatment. "La vitamina è stata somministrata per via locale a un gruppo di dodici pazienti ed è stato molto ben tollerato da tutti - spiega Giuseppe Fabrizi, responsabile della dermatologia pediatrica del Policlinico Gemelli –; solo un bambino ha avuto reazioni negative al farmaco". La vitamina D, o calcipotriolo, è stata somministrata ai piccoli pazienti due volte al giorno per quattro o sei settimane - spiega Fabrizi - nella maggior parte dei casi i loro i sintomi sparivano dopo quattro settimane, per altri sono state necessarie sei settimane". Cortisonici Non vanno mai usati sui bambini, né per via generale né per via locale. La pelle del bambino ha una maggiore vasodilatazione che favorisce un assorbimento maggiore dei farmaci. Spesso i cortisonici sui bambini hanno un effetto cosiddetto di "rimbalzo", provocano, cioè, episodi di ricadute con un aggravamento dei sintomi. Altri trattamenti Tra gli altri trattamenti locali ci sono l'eosina, in una concentrazione al 2%, particolarmente indicata per la psoriasi delle pieghe e l'uso di pomate al mercurio o al catrame, particolarmente indicate per le forme diffuse o a placche. Tra le controindicazioni più frequenti a questi farmaci è la possibilità che possano scatenare irritazioni. Nell'infanzia si ricorre a questo tipo di trattamenti solo per le forme più gravi e solo in età scolare. Tra i trattamenti sistemici più efficaci ricordiamo quelli a base di acido retinoico e di acitretina per la psoriasi diffusa e a placche. Può giovare anche la fototerapia, quindi l'esposizione ai raggi solari, ma solo dietro indicazione medica. Anche la terapia cosiddetta "PUVA", che si fa in una cabina esponendo la pelle ai raggi ultravioletti e all'emanazione di psoralene, può nelle forme molto gravi rappresentare un buon trattamento sintomatico.